Reddito di libertà: un aiuto concreto per le donne vittime di violenza

Reddito di libertà: un aiuto concreto per le donne vittime di violenza | Avv. Giorgia Franco

Reddito di libertà: un aiuto concreto per le donne vittime di violenza

Reddito di libertà: un aiuto concreto per le donne vittime di violenza 1280 600 CC Legal

Nel romanzo The Black Dahlia di James Ellroy, la violenza maschile, il silenzio sociale e la marginalità economica delle donne si fondono in una narrazione potente, cruda e disturbante. Anche se ambientato nella Los Angeles degli anni ’40, quel racconto restituisce un dato che oggi, purtroppo, non è ancora superato: troppo spesso chi subisce violenza, anche violenza di genere, è anche chi ha meno voce, meno strumenti e meno possibilità di liberarsene. Molto spesso, uscire da una relazione violenta non è solo una questione emotiva o psicologica. È una questione economica. L’impossibilità di mantenersi da sole o di garantire un futuro dignitoso ai propri figli rappresenta un ostacolo enorme per moltissime donne che vorrebbero allontanarsi da contesti di abuso. È per rispondere a questa esigenza che il Legislatore ha introdotto il Reddito di libertà, una misura di sostegno pensata proprio per accompagnare le donne nel percorso di fuoriuscita dalla violenza.

Chi può richiedere il Reddito di libertà?

Possono accedere al reddito di libertà tutte le donne che:

  • siano vittime di violenza;
  • siano residenti in Italia;
  • si trovino in condizione di povertà o bisogno urgente, dichiarata dal servizio sociale territoriale;
  • siano seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione e da un servizio sociale.

La misura è rivolta a cittadine italiane, comunitarie e straniere extracomunitarie in possesso di permesso di soggiorno, comprese quelle con status di rifugiata o protezione sussidiaria.

Reddito di libertà: in cosa consiste il sostegno?

Il reddito di libertà consiste in un contributo fino a 500 euro al mese, erogato in un’unica soluzione per una durata massima di 12 mesi. Il suo scopo è duplice:

  • favorire l’indipendenza abitativa ed economica della donna;
  • supportare le spese legate all’istruzione e alla cura dei figli minori.

È compatibile con altri sussidi? Sì. Il Reddito di libertà è compatibile con l’Assegno di Inclusione e con altre misure di sostegno pubblico. Non si tratta quindi di un’alternativa, ma di un aiuto integrativo in un momento estremamente delicato per la vita delle beneficiarie.

Reddito di libertà: come si presenta la domanda?

L’INPS, con la Circolare n. 54 del 2025, ha fornito tutte le indicazioni operative per la presentazione della domanda, da effettuare tramite i servizi sociali territoriali o CAF abilitati. Il reddito di libertà non è solo una misura economica: è un messaggio culturale. È il riconoscimento che l’autonomia passa anche dal portafoglio, che nessuna donna dovrebbe essere costretta a scegliere tra la propria sicurezza e la propria sopravvivenza.

Hai bisogno di chiarimenti o vuoi capire se puoi accedere alla misura? Se desideri approfondire, ricevere supporto o capire come attivarti nel concreto, puoi contattarmi per un confronto riservato su: franco@cclegal.it

Avv. Giorgia Franco

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