Ticket sanitario vittime di violenza: novità in Lombardia

Esenzione ticket sanitario vittime di violenza: novità in Lombardia | Avv. Giorgia Franco

Ticket sanitario vittime di violenza: novità in Lombardia

Ticket sanitario vittime di violenza: novità in Lombardia 1280 600 CC Legal

Importante novità in Lombardia: esenzione dal ticket sanitario per le vittime di violenza. Ieri, 4 marzo 2025, è stata approvata dal Consiglio della Regione Lombardia un’importante novità che segna un passo concreto nella lotta contro la violenza di genere: l’esenzione ticket sanitario vittime di violenza. Una misura attesa da tempo, che riconosce non solo il diritto alla salute fisica e psicologica, ma anche il bisogno di supportare concretamente chi affronta percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Vediamo insieme cosa è stato stabilito.

Ticket sanitario vittime di violenza: che cosa prevede

Due i documenti approvati all’unanimità, frutto di una sintesi di diverse mozioni. Il primo, a firma Alessia Villa (FdI), impegna la Giunta regionale a prevedere l’esenzione dal ticket sanitario per le donne vittime di violenza residenti in Lombardia e inserite in un percorso di presa in carico presso i centri antiviolenza. Tra le prestazioni coperte dall’esenzione rientrano:

  • visite ginecologiche;
  • visite infettivologiche;
  • visite psichiatriche;
  • esami ematochimici e sierologici per malattie sessualmente trasmesse;
  • tamponi microbiologici vaginali e cervicali;
  • colloqui psicologici (già gratuiti nei consultori)
  • farmaci essenziali, come la profilassi post-esposizione per malattie sessualmente trasmesse, contraccezione d’emergenza e farmaci di area psichiatrica.

L’esenzione dovrebbe avere una durata massima di 3 anni o comunque fino al termine del percorso di assistenza presso i centri antiviolenza.

Un codice regionale per garantire diritti e tutele

Il secondo documento, a firma Paola Bocci (PD), introduce l’istituzione di un codice di esenzione regionale per tutte le vittime di violenza di genere e/o discriminazioni legate all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Il beneficio si estende anche agli orfani di femminicidio. Viene previsto che, in tempi rapidi, siano definite le modalità operative per l’attivazione del codice, in collaborazione con:

  • aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST);
  • agenzie di Tutela della Salute (ATS);
  • centri antiviolenza;
  • consultori;
  • associazioni della Rete Antidiscriminazioni.

La misura prevede anche campagne informative per sensibilizzare la popolazione sull’esistenza di questo diritto e sulle modalità di accesso ai servizi.

Una svolta necessaria

Prima della Lombardia, altre regioni italiane come Piemonte, Veneto e Provincia di Bolzano avevano già adottato misure analoghe. Con questo provvedimento, Regione Lombardia colma una lacuna importante, riconoscendo che il percorso di cura e guarigione delle vittime deve essere libero da ostacoli economici. L’esenzione ticket sanitario vittime di violenza rappresenta un segnale forte: il diritto alla salute non può essere condizionato da barriere economiche, soprattutto per chi ha già vissuto situazioni di profonda vulnerabilità. Se vuoi sapere di più su come tutelare te stessa o i tuoi diritti, o desideri approfondire l’applicazione concreta di queste nuove disposizioni, sono a disposizione per una consulenza personalizzata. Scrivimi a franco@cclegal.it.

Avv. Giorgia Franco

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