CARTELLE DI PAGAMENTO, NUOVA ROTTAMAZIONE

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CARTELLE DI PAGAMENTO, NUOVA ROTTAMAZIONE

CARTELLE DI PAGAMENTO, NUOVA ROTTAMAZIONE 1000 668 CC Legal

Nuova chance per chiudere i debiti pregressi per le cartelle di pagamento di tasse, imposte, contributi e multe stradali, con un risparmio notevole. Ecco di seguito le condizioni e le caratteristiche della nuova “Rottamazione delle Cartelle” (D.L. 16 ottobre 2017, n. 148, convertito in Legge).

  1. Come funziona la Rottamazione

Possono essere rottamate tutte le cartelle di pagamento emesse da Equitalia (ora denominata “Agenzia Entrate Riscossione”) dall’ 1 gennaio 2000 e fino al 30 settembre 2017.
Dagli importi pretesi con la cartella di pagamento saranno stralciate

  • le sanzioni;
  • gli interessi di mora;
  • le somme aggiuntive sui contributi INPS;
  • le maggiorazioni sulle multe per violazione del Codice della Strada;
  • gli eventuali interessi per dilazioni in corso.

Restano invece dovute per intero le altre somme (tributi, contributi, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e aggi di riscossione).

 

 

  1. Un esempio concreto

 

Una cartella di pagamento ricevuta il 17 dicembre 2007, per omesso versamento di IRPEF e addizionali relative all’anno 2004, presenta oggi i seguenti importi:

  • IRPEF dovuta: 3.527 Euro;
  • sanzione per omesso versamento IRPEF: 1.058 Euro;
  • interessi per ritardata iscrizione a ruolo: 220 Euro;
  • interessi di mora: 2.409 Euro;
  • aggio: 405 Euro;
  • totale: 7.619 Euro

Con l’adesione alla rottamazione gli importi da versare saranno i seguenti:

  • IRPEF dovuta: 3.527 Euro;
  • sanzione per omesso versamento IRPEF: 0 Euro;
  • interessi per ritardata iscrizione a ruolo: 220 Euro;
  • interessi di mora: 0 Euro;
  • aggio: 405 Euro

totale: 4.152 Euro, con un risparmio di 3.467 Euro sull’importo originariamente dovuto.

 

 

 

 

  1. Termini e condizioni per accedere alla rottamazione

 

Per accedere alla rottamazione è necessaria

  • la presentazione di un’istanza, non più tardi del 15 maggio 2018, utilizzando il modello reperibile qua (link);
  • non è necessario versare nulla alla data di presentazione dell’istanza, ma occorre essere in regola con il pagamento delle rate previste da piani di dilazione eventualmente già in corso;
  • inoltre, se si hanno più cartelle di pagamento, è possibile selezionare quelle che si desidera rottamare;
  • a seguito dell’istanza, al massimo entro il 30 settembre 2018, Equitalia comunica al richiedente l’ammontare complessivo delle somme dovute, al netto di quanto stralciato;
  • è possibile optare per il pagamento rateale delle somme ancora dovute a seguito della rottamazione, in un massimo di cinque rate, di cui l’ultima da versare entro il 28 febbraio 2019;

per le cartelle in relazione alle quali è pendente un giudizio, è possibile accedere alla rottamazione previa rinuncia al gudizio stesso.

 

 

  1. Effetti della presentazione della richiesta di rottamazione

 

 

La presentazione dell’istanza preclude l’attivazione di nuove procedure esecutive (es. pignoramento) e sospende quelle in corso, relativamente alle cartelle oggetto di rottamazione.
Dalla data di presentazione dell’istanza, non possono inoltre essere iscritti né fermi amministrativi sui veicoli né ipoteche sugli immobili, ma resta salvo quanto già iscritto.
La presentazione dell’istanza di rottamazione rende  inoltre possibile l’ottenimento del DURC

 

 

  1. Conclusioni

 

La rottamazione delle cartelle di pagamento offre l’opportunità di saldare i debiti fiscali, previdenziali, e quelli per multe stradali con uno sconto compreso, in media, tra il 30% ed il 50% dell’importo originariamente dovuto.
Tuttavia, prima di aderire alla rottamazione, è opportuno valutare 

  • l’eventuale prescrizione dei debiti meno recenti (che non conviene rottamare, non essendo più dovute le relative somme);
  • l’esistenza di giudizi in corso;

le condizioni di pagamento della rottamazione.

 

 

Avv. Giorgio Mangiaracina